Concetti fondamentali su OPC UA
- OPC Unified Architecture (OPC UA) é un protocollo industriale standardizzato di comunicazione sviluppato da OPC Foundation
- il protocollo permette la condivisione dei dati (del telecontrollo) in tempo reale tra sistemi distribuiti
- successore della tecnologia OPC basata COM ne supera i limiti e migliora la sicurezza
- service-oriented e multi-piattaforma mediante utilizzo di web services
Motivi della scelta
- apertura: è uno protocollo standardizzato
- diffusione: è il protocollo più diffuso nell’ambito dei sistemi di automazione
- estensibilità: permette di incapsulare le estensioni proprietarie di ISET
- sicurezza: utilizza meccanismi di autenticazione e crittografia
- modello informativo flessibile e scalabile che si integra facilmente con il modello ISET (impianto/periferica/canale)
- predisposto per la gestione della ridondanza, per il supporto client-server con keep-alive e per la bufferizzazione delle trasmissioni
L’introduzione dell’OPC-UA ha introdotto una serie di novità nei sistemi ISET, tra cui:
- apertura del formato proprietario ISET verso lo standard OPC-UA (lettura dati real time e polling);
- possibilità di accedere in modo trasparente da una singola supervisione aggregatrice a dati provenienti da impianti diversi dislocati su reti locali e/o geografiche;
- distribuzione “bottom-up” di dati real-time e storici, configurazioni, allarmi pendenti e archivio allarmi attraverso rete locale e/o geografica da una o più supervisioni ISET verso una o più supervisioni aggregatrici;
- possibilità di gestire dalla supervisione aggregatrice le notifiche di allarmi provenienti da più impianti remoti: permette la tacitazione degli allarmi con allineamento a 2 vie (sia top-down sia bottom-up);
- permette l’invio di comandi e setpoint verso il campo, di effettuare richieste di aggiornamento dati (“polling”) con allineamento a 2 vie (sia top-down sia bottom-up);
- visualizzazione di trend aggiornati in tempo reale e dello storico dati e allarmi on-demand sulla supervisione aggregatrice senza la necessità di migrare i dati pregressi;
- allineamento bottom-up fra le supervisioni remote e la supervisione aggregatrice delle configurazioni Idro.NetWork: pagine e profili sono allineati in modo automatico permettendo agli utenti di ritrovare sulla supervisione aggregatrice i propri contenuti personalizzati;
- possibilità di contestualizzare e analizzare dati provenienti da più impianti remoti su una unica supervisione aggregatrice;
- possibilità di creare nuove pagine di visualizzazione contenenti trend e segnali provenienti da più impianti remoti dislocati su reti locali e/o geografiche;
- possibilità di monitorare lo stato dei server Idro.NetWork dalla supervisione aggregatrice;
- possibilità di esportare in formato csv i dati relativi a più impianti remoti;
- migliorata versatilità del modulo Report Manager di Idro.NetWork grazie alla possibilità di creare sulla supervisione aggregatrice nuovi rapporti con i dati provenienti da più impianti remoti;
- migliorate performance di calcolo del modulo OLCE di Idro.NetWork grazie alla possibilità di operare sulla supervisione aggregatrice con dati in locale provenienti da più impianti remoti;
- ridondanza a caldo di dati (sia quelli in tempo reale sia quelli storici on-demand), configurazioni, allarmi pendenti, archivio allarmi, pagine grafiche, profili, parametri di calcolo attraverso rete locale e/o geografica di una o più supervisioni Iset verso una o più supervisioni aggregatrici.